Accantonamenti vincolati a finanziamento di servizi e investimenti dell’Ente.
Corrispondono alle entrate fiscali dell’Ente (imposte e tasse chieste dal Comune ai cittadini e alle imprese, ad esempio IMU, TASI, TARI, addizionale IRPEF).
Si tratta di entrate derivanti da altre amministrazioni, statali, regionali, ecc., a finanziamento di alcuni servizi.
Entrate derivanti principalmente da tariffe, da proventi della gestione dei beni dell’Ente, dall’applicazione di sanzioni al codice della strada, dall’affitto di immobili del patrimonio dell’Ente.
Entrate di natura straordinaria e in parte non ripetitiva, derivanti dalle alienazioni di beni patrimoniali e da trasferimenti in conto capitale; finanziano esclusivamente le spese di investimento, salvo eccezioni previste per legge.
Entrate da alienazione di attività finanziarie e da riscossione di crediti.
Entrate derivanti da accensione di mutui, prestiti e altre forme di indebitamento.
Entrate concesse dall’Istituto Tesoriere all’Ente per la copertura di momentanee esigenze di cassa.
Entrate percepite per conto di terzi, cui fanno seguito le uscite, di pari importo, per successivo rimborso.
Entrate relative ai primi 3 Titoli delle previsioni di Entrata (le prime 3 voci del grafico), dirette al finanziamento delle spese correnti e, se superiori, degli investimenti. Sono composte da entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa, da trasferimenti correnti e da entrate extratributarie.
Spese destinate alla produzione e al funzionamento ordinario dei vari servizi prestati dall’ente pubblico (personale, acquisto di beni e servizi, imposte e tasse, interessi passivi, …).
Spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale dell’ente pubblico (comprendono spese per lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, costruzioni o acquisto di immobili e per l’acquisto di beni mobili o attrezzature durevoli).
Spese per acquisizione di attività finanziarie e concessione di crediti.
Spese sostenute per rimborsare la quota capitale dei prestiti concessi all’Ente (la quota interessi è ricompresa nelle spese correnti).
Spese sostenute per rimborsare le anticipazioni concesse dall’Istituto che svolge il ruolo di Tesoriere comunale.
Spese sostenute per conto di terzi, cui corrispondono entrate di pari importo (il totale delle Entrate per conto terzi e partite di giro corrisponde perfettamente alle Uscite per conto terzi e partite di giro, sia a previsione che a consuntivo).